La psicoterapia

Ho un orientamento psicodinamico focalizzato sulla persona e sulla relazione, con un’attenzione a ciò che è stato traumatico nella vita e ha provocato sofferenze, qualunque sia il modo in cui esse si esprimono. “Similmente agli investigatori, i miei pazienti ed io cerchiamo di seguire gli indizi: ascoltiamo non soltanto quello che viene detto, bensì anche le pause, la melodia di quello che è sconosciuto a loro così come lo è a me”. Prendo a prestito le parole di Galit Atlas, psicoanalista statunitense, per descrivere il lavoro psicoterapeutico come lo intendo io: “un viaggio variegato e complesso tra le corde più sensibili di un soggetto. È un lavoro delicato raccogliere le reminescenze dell’infanzia, di quello che fu detto o fatto, e ascoltare le omissioni, le storie non narrate. Andiamo alla ricerca di una traccia, mettendo insieme gli indizi per comporre un’immagine […], per rintracciare e scoprire i fantasmi che limitano le nostre libertà, l’eredità emotiva che ci impedisce di seguire i nostri sogni, e di creare, amare e vivere alla massima espressione”.